I cosiddetti sani

Erich Fromm

Cos'è la normalità? E' davvero un baluardo contro la malattia psichica? E' giusta la convinzione diffusa che una persona 'normale', sicura di sé, soddisfatta della propria vita e ben adattata alla moderna società dell'abbondanza sia anche una persona sana e serena, immune da nevrosi o depressione? Fromm, vedendo la miseria e le sofferenze umane, si è convinto che esiste anche una "patologia della normalità", una disposizione alla malattia che nasce dal conformismo e dalla sottomissione alla struttura mercantile delle moderne società occidentali, dominate dal consumismo e dalla crisi dei valori, e dalla mitica idea di progresso della scienza. Individua due meccanismi perversi: l'alienazione, che pervade tutti i campi dell'esistenza - dal lavoro ai rapporti interpersonali, ai sentimenti -, che inevitabilmente porta all'asservimento, alla noia e all'apatia, e il narcisismo, individuale o collettivo, che spinge l'uomo a calpestare la dignità dei suoi simili, al rifiuto della vita, alla necrofilia. Per sfuggire a questa passività indolente e alla conseguente depressione, Fromm propone - attraverso la presa di coscienza e il superamento del vuoto concetto di "normalità", sempre più spesso sinonimo di omologazione - di costruire una nuova "scienza umanistica" che, forte del bisogno di utopia, della tensione verso la verità e la giustizia, si ponga l'obiettivo di far scoprire (o riscoprire) all'uomo il piacere dell'azione libera e l'amore per la vita.

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Titolo: I cosiddetti sani
Autore: Erich Fromm
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine: 192
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ISBN: 9788804423584