Varianti e altra linguistica

Gianfranco Contini

Trent'anni d'invenzione incessante, di applicazione analitica e di passione militante profuse nell'esame linguistico dei più diversi testi. Diversi, e tuttavia ne esce come un coerente viaggio di avvicinamento alla modernità, un progetto di rigenerazione dei classici. S'incomincia dalla vera e propria critica delle varianti, che scende in profondità nel tessuto della scrittura e scruta i meccanismi stilistici messi in moto da ogni anche minima variazione; nascono così le amnalisi famose delle varianti di Petrarca, Manzoni, Leopardi, Mallarmé e Proust.Ci si volge quindi allo studio di altre lingue d'autore, con esercizi che vanno dalle Laudes creaturarum ai moderni, al linguaggio di Pascoli, di Boine, di Pea, di Bacchelli traduttore. Qui De Sanctis è interpretato sulla base di un'analisi lessicale; e qui si scopre la cosiddetta "scapigliatura piemontese", e in particolare il ruolo di Giovanni Faldella. Infine, una serie di scritti vertenti sulla "storia della critica stilistica" porta dal commento petrarchesco di Carducci sino a Giacomo Devoto, passando per Vossler e Spitzer.Il centro anche fisico del volume è rappresentato dai numerosi scritti su Dante, in punti speciali e in aspetti generali (il personaggio-poeta, l'engagé, il "realista"). Ma non va dimenticata la funzione che certi scritti ebbero al loro apparire: così raccomandando Gadda - e siamo nel '42 - non soltanto come romanziere ma anche come traduttore "espressionista"; o presentando Antonio Pizzuto.Varietà, figura e siglillo di queste pagine sparse. Così raccolte, esse definiscono comunque l'autobiografia intellettuale di una guida riconosciuta della critica moderna, elaboratore di una forma letteraria in cui saggio linguistico e saggio critico si equivalgono.

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Titolo: Varianti e altra linguistica
Autore: Gianfranco Contini
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 1997
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ISBN: 9788806108922