Protezione incivile. Un dipartimento nato per fronteggiare le catastrofi, trasformato in una macchina mangiafondi, fatta di illeciti, sprechi e nepotismo

Piero Messina

Di fronte alle prime scosse in Abruzzo, prima Guido Bertolaso negò ogni pericolo, poi istituì un centro di coordinamento nella prefettura dell'Aquila, un edificio fatiscente che sarebbe stato, di lì a poco, il primo a crollare; il seguito lo conosciamo tutti. Si tratta però solo dell'ultima tappa di un processo che, sotto il comando di Bertolaso, ha trasformato la protezione civile da piccolo ente a baraccone dell'emergenza, che costa agli italiani due miliardi di euro l'anno. Un budget mostruoso costruito con appoggi importanti - tra cui quello di Gianni Letta, ma anche dell'Opus Dei - con il quale nulla è stato fatto per proteggere realmente gli italiani. Grazie all'acquisizione di documenti riservati e ai colloqui con funzionari e operatori, Piero Messina ha indagato nelle pieghe di quello che sta diventando un collettore finanziario svuotato senza altre reali funzioni. Una macchina che gestisce la distribuzione dei fondi e gli acquisti di apparati d'emergenza che puntualmente, a fine anno, spariscono dai magazzini: elicotteri e farmaci, auto e tende svaniti nel nulla. Smarriti da un'istituzione che in dieci anni non si è mai dimostrata all'altezza degli eventi, ma che ha sempre saputo arrivare puntuale alla spartizione del denaro.

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Titolo: Protezione incivile. Un dipartimento nato per fronteggiare le catastrofi, trasformato in una macchina mangiafondi, fatta di illeciti, sprechi e nepotismo
Autore: Piero Messina
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine: 318
Formato: Brossura
ISBN: 9788817041270