Da secoli ci siamo abituati all’idea che la geografia sia l’unica chiave per comprendere l’ascesa e la caduta delle civiltà, l’ordine mondiale e il futuro della geopolitica. Tutto si fonda su un gigantesco equivoco: la mappa non riproduce il mondo com’è, ma come pensiamo che sia. Continenti, confini, nazioni si limitano a riflettere paure, pregiudizi, ideologie. In un’affascinante indagine attraverso lo spazio e il tempo, Paul Richardson smaschera tutte le favole che l’Occidente si racconta da sempre, mettendo in crisi anche «dogmi» del presente: il Pil come misura unica del benessere di una nazione, il mito della sovranità statale, l’imporsi della Cina come grande potenza, l’imperialismo della Russia, l’Africa come terra che ha bisogno di essere salvata. Perché solo liberandoci delle false credenze possiamo fronteggiare le ingiustizie, le divisioni e le catastrofi ambientali che rappresentano le vere sfide di oggi.
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Titolo: Le bugie delle mappe. Gli otto miti della geografia che capovolgono la storia
Autore:
Paul Richardson
Editore: Marsilio
Data di Pubblicazione: 2026
Pagine: 240
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788829794676