Linee guida metodologico-accertative criteriologico-valutative. Detenzione di stupefacenti. L'esame dei reperti giudiziari e della persona detentrice

Santo D. Ferrara, Elisabetta Bertol, Francesco Mari

La figura del tossicologo forense ha subito, nel corso di un secolo, una notevole evoluzione. Nato per le esigenze della perizia nei casi di sospetto veneficio a sostegno della diagnosi medico-legale, ha in seguito allargato le sue competenze in campi più svariati fino ad arrivare, specialmente negli ultimi anni, anche alle analisi per l'accertamento a scopi forensi di sostanze stupefacenti su materiale non biologico. Le caratteristiche del tossicologo impegnato con il medico-legale in accertamenti giudiziari relativamente alle morti per avvelenamento nelle tre fattispecie (omicidiario, suicidiario, accidentale) sono state delineate da molti autori alcuni di essi anche in epoche molto lontane. Tutte le considerazioni ed i pareri riportati dai vari autori nel corso di questi ultimi anni si sono in effetti concretizzati in quanto in tutti o in quasi tutti gli Istituti di Medicina Legale esistono Laboratori di Tossicologia Forense per cui si può affermare che attualmente la maggior parte delle perizie in tema di avvelenamento vengono espletate da esperti che operano nell'ambito di detti Istituti sia in campo tossicologico forense che medico legale in collegialità di competenza.

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Titolo: Linee guida metodologico-accertative criteriologico-valutative. Detenzione di stupefacenti. L'esame dei reperti giudiziari e della persona detentrice
Autore: Santo D. Ferrara, Elisabetta Bertol, Francesco Mari
Editore: Piccin Nuova Libraria
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine: 104
Formato: Brossura
ISBN: 9788829918744