Quel pane da spartire. Teoria generale della necessità di redistribuire il lavoro

Giovanni Mazzetti

Il libro si propone di dimostrare che, nell'attuale fase storica, non solo è possibile ridurre il tempo individuale di lavoro a parità di salario, ma addirittura necessario. Che non esiste cioè un'altra via d'uscita positiva dalla crisi che stiamo attraversando. La dimostrazione è condotta seguendo un percorso che richiede quattro passaggi fondamentali. Il primo, una riflessione critica sulla natura della disoccupazione e sul modo in cui il senso comune normalmente la fraintende. Il secondo, un'approfondita analisi dei risvolti sociali dei continui aumenti della produttività e del modo in cui essi hanno dapprima mediato un portentoso sviluppo attraverso l'imporsi dei rapporti capitalistici. Il terzo, una ricostruzione storico-teorica di come lo Stato sociale, dopo la Grande crisi, sia subentrato al capitale nel mediare l'ulteriore sviluppo sociale e l'arricchimento della società. Il quarto, una spiegazione del perché l'ulteriore sviluppo delle forze produttive sia sfociato di nuovo nella disoccupazione di massa e richieda un'appropriazione individuale dei frutti derivanti dagli aumenti di produttività. L'analisi delle diverse proposte che attualmente si contrappongono alle strategie conservatrici - il reddito garantito o di cittadinanza, i lavori socialmente utili o concreti, la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario - porta l'autore a concludere che l'ultima proposta racchiude in sé coerentemente e unitariamente anche quelle articolazioni del cambiamento richiesto che, in forma unilaterale, sono contenute nelle altre due.

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Titolo: Quel pane da spartire. Teoria generale della necessità di redistribuire il lavoro
Autore: Giovanni Mazzetti
Editore: Bollati Boringhieri
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine: 325
Formato:
ISBN: 9788833910130