Roma sparita negli acquarelli di Ettore Roesler Franz

Livio Jannattoni

L'itinerario roesleriano della "Roma sparita" è quasi obbligato. Di conseguenza anche il raggruppamento degli acquarelli; l'importanza e la mole delle "riprese" risulta infatti condizionata dai punti nevralgici dell'intervento urbanistico. Perciò si ritrovano in prima fila le moriture sponde del Tevere, un fiume così generoso nell'offerta di soggetti affascinanti tra l'Isola Tiberina, il Porto di Ripetta e i ponti. Seguono i Prati di Castello, una sorta di "bosco viennese" affacciato sul fiume, che la memoria pittorica di Roesler Franz ci ha tramandato con tutto il loro incanto. Tempestivo altresì l'intervento del pittore e fotografo romano nel Ghetto, come lo è nei confronti delle chiese, delle torri e dei palazzi trasteverini, destinati presto a essere trasfigurati e sfigurati dai restauri. Da Borgo, poi, all'epicentro del Campidoglio e a Testaccio, dall'Aventino al Celio per finire nei "quadri variati e solitari". Livio Jannattoni, accompagna a "commento" i 120 acquarelli di Ettore Roesler Franz. Così la scrittura si amalgama all'immagine; il pittore e lo scrittore diventano una sola cosa.

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Titolo: Roma sparita negli acquarelli di Ettore Roesler Franz
Autore: Livio Jannattoni
Editore: Newton Compton
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 295
Formato: Libro rilegato
ISBN: 9788854159228