I teatranti perduti

G. Ruggero Manzoni

Da Alessandro Manzoni a Giacomo Maria Manzoni, dall'eccidio dei conti Manzoni Ansidei, nel luglio del 1945, fino all'artista Piero Manzoni, inscatolatore di escrementi, la storia di una famiglia, originaria della Lombardia, ma trapiantatasi da secoli in Romagna, che ha segnato fatti e vicende della sua terra e della nostra nazione, vivendo quella spaccatura, anche nel suo interno, che ha caratterizzato la nostra società dalla Rivoluzione Francese ai giorni nostri. Chi con Napoleone e chi col Papa, chi garibaldino e chi sostenitore dell'Ancien Régime, chi repubblicano storico e chi reazionario, chi col proletariato e il PCI e chi col padronato agrario e i "poteri forti", chi partigiano e chi fascista, chi ribelle, negli anni della contestazione giovanile, e chi, invece, sostenitore dei valori tipici di una provincia borghese, sonnolenta e abbiente. Una carrellata di personaggi dall'eccentrico, al bizzarro, all'idealista, al conformista, al libero professionista, al manager che, basandosi su fatti nel vero accaduti, passando da parentele con Enrico Berlinguer, a rapporti con Enrico Mattei dell'AGIP e Vittorio Valletta della FIAT, tracciano il profilo di un'Italia ancora d'oggi.

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Titolo: I teatranti perduti
Autore: G. Ruggero Manzoni
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 212
Formato: brossura
ISBN: 9788856762259