Il ‘Patto Atlantico’ è il Santo Graal dell’Occidente. I soci fondatori condividevano un tratto comune: usurpavano, o avevano appena perso un dominio coloniale. Ma alla metà del Novecento, quando nacque la NATO, il mondo colonizzato era in rivolta. Non era facile riproporre il vecchio predominio senza cambiare il linguaggio. Così le parole propinate al mondo furono ‘libertà’ e ‘democrazia’, usate spesso come utensili intercambiabili. Ripulito il linguaggio, l’Occidente poté dare avvio al sanguinoso sforzo di ri-colonizzare i continenti che stava perdendo. Ma il resto del mondo non rimase inerte. Per guerreggiare unito, l’Occidente ha bisogno di un ‘nemico’. Sulla carta geografica il ‘nemico’ ogni tanto cambia posto e lo stesso Occidente a sua volta si sposta: fino al paradosso, quando ‘nemico’ è un pezzo dello stesso Occidente. La metafora del ‘porcospino d’acciaio’, cara al vertice della UE, ci prospetta un apocalittico finale di partita: tetro lascito della ‘civiltà occidentale’.
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Titolo: Il porcospino d'acciaio
    Autore: 
        Luciano Canfora
    Editore:  Laterza
    Data di Pubblicazione:  2025
    
    Pagine: 96
    Formato: copertina-morbida
    ISBN: 9788858159668