Braccio d'oro. Il meraviglioso rovescio di Paolo Bertolucci

Stefano Meloccaro, Rino Tommasi

Paolo Bertolucci, detto "Braccio d'oro" per il suo straordinario tennis fatto di gesti rotondi, spettacolari ed efficaci al tempo stesso, è stato numero 22 della classifica mondiale nei primi anni Settanta, ha vinto cinque tornei di singolare e una dozzina in doppio, tutti insieme al suo amico e fedele compagno Adriano Panatta. Con lui ha condiviso (dentro e fuori dal campo) gran parte dei successi di quegli anni memorabili, dando vita a una delle più solide formazioni di doppio nella storia della Coppa Davis, ma anche a una delle più formidabili coppie di 'ragazzacci' nella storia dello sport italiano, sempre pronti ad affiancare all'attività tennistica quella mondana, fatta di bella vita, vacanze da super vip e relative assidue frequentazioni del gentil sesso. Nel libro c'è tutto questo, ma ci sono anche gli inizi di Paolo, sul campo del Circolo Tennis Roma di Forte dei Marmi, assieme al papà Gino, maestro di tennis; l'incontro a 12 anni col suo 'gemello diverso' Adriano; gli anni trascorsi al Centro Tecnico di Formia; il rapporto con Mario Belardinelli, padre putativo e artefice dietro le quinte dei loro trionfi più belli. E poi tanti episodi extratennistici di un'epoca in cui i giocatori non erano ancora diventati delle macchine e si divertivano anche. La convivenza Bertolucci-Panatta nell'appartamento romano sulla collina Fleming, gli scherzi, gli amici, Bjbrn Borg, Ilie Nastase, Guillermo Vilas, John McEnroe. Anni trascorsi con un occhio sulla pallina da tennis e l'altro sull'ago della bilancia. Il più grande avversario di Bertolucci, infatti, non è mai stato dall'altra parte della rete, ma nella sua testa. Un nemico insuperabile, quando si materializzava sotto forma di vassoi di bigné, pasta e fagioli o spaghetti all'amatriciana. Col braccio che si ritrovava, fosse stato meno indulgente con se stesso, Paolone sarebbe diventato un fenomeno del tennis mondiale. E' stato comunque un campione nell'epoca del tennis professionistico, di gran lunga il giocatore più forte tra quelli fisicamente attrezzati come lui: rovescio da cineteca, dritto di rara profondità, servizio e volée da manuale. Braccio d'oro, appunto...

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Titolo: Braccio d'oro. Il meraviglioso rovescio di Paolo Bertolucci
Autore: Stefano Meloccaro, Rino Tommasi
Editore: Lìmina
Data di Pubblicazione: 2006
Pagine:
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ISBN: 9788860410207