La canottiera di Bossi

Marco Belpoliti

Umberto Bossi è il politico dei gesti: il dito medio, la mossa dell'ombrello, la pernacchia. Un altro suo tratto distintivo è la canottiera, che vale come un gesto vero e proprio e compare in un momento preciso della vita politica di Bossi: la rottura con Berlusconi nel 1994. E proprio la canotta è riapparsa durante l'estate del 2011, in un momento di sua crisi personale e insieme dell'identità del movimento leghista. La canottiera indica l'aspetto popolare del leader leghista, la sua appartenenza alla gente, al popolo. Seguendo i gesti e i segni di Umberto Bossi, Marco Belpoliti mette in mostra come il politico lombardo costituisca un fenomeno nuovo nella storia italiana: l'uomo della porta accanto. Se a Benito Mussolini, anche lui in canottiera, o a torso nudo, il carisma deriva dall'essere a un tempo distante e vicino alla gente, in Bossi si effettua un rovesciamento totale: l'assoluta vicinanza del Capo. Bossi è sentito come "uno di noi", eppure sempre un Capo. Belpoliti ricostruisce la storia dell'uso della canottiera nel cinema e nella politica italiana, e non solo. Da Mussolini a Marlon Brando, da Andy Warhol a Fabrizio Corona, sono numerosi i personaggi e i gesti che entrano in questa storia che cerca di dare una risposta all'interrogativo: perché Bossi ha avuto così successo? La canotta come chiave di lettura.

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Titolo: La canottiera di Bossi
Autore: Marco Belpoliti
Editore: Guanda
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 80
Formato: Brossura
ISBN: 9788860888334