L'enigma della mano sinistra. Storia del mancinismo

Rik Smits, D. Belleri

Il fatto di essere mancini non ha certo ostacolato le realizzazioni artistiche di Michelangelo o Raffaello. Il virtuosismo di Jimi Heridrix, poi, potrebbe essere stato persino agevolato dalla sua tendenza a usare la mano sinistra. Eppure, nel corso della storia, il mancinismo è stato associato alla goffaggine e a tratti di personalità discutibili, come l'inaffidabilità e la disonestà. Basti pensare alle connotazioni inquietanti dell'aggettivo "sinistro". Rik Smits ci svela perché la storia sia stata così ingiusta e impietosa nei confronti dei nostri antenati mancini, presentandoci una ricchissima serie di aneddoti storici e bizzarre superstizioni, compresa l'associazione a malattie di ogni genere. Anche nel XXI secolo, essere mancini incontra ancora delle opposizioni: c'è addirittura chi sostiene che i mancini abbiano una durata della vita media più breve di nove anni rispetto ai destrorsi. Una speculazione le cui argomentazioni suonano assurde e prive di qualsiasi valenza scientifica. Ma al di là del folklore e del mito, i concetti di sinistra e destra hanno un'influenza reale sul nostro modo di vivere, che si manifesta in ogni campo: dall'architettura alla musica, dalla pittura alla fotografia, dal cinema ai fumetti.

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Titolo: L'enigma della mano sinistra. Storia del mancinismo
Autore: Rik Smits, D. Belleri
Editore: Odoya
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 298
Formato:
ISBN: 9788862881777