Il cinema di Michael Winner

F. Zanello

Regista, sceneggiatore e spesso montatore dei suoi film con lo pseudonimo di Arnold Crust nonchè critico gastronomico, Michael Winner è conosciuto per i solidissimi polizieschi, che hanno consacrato definitivamente il divismo di Charles Bronson. Titoli come "L'assassino di pietra" (1973), il capolavoro "Professione assassino" (1972), oggetto di un recente remake con Jason Statham e soprattutto il discusso "Il giustiziere della notte" (Death Wish, 1974), hanno codificato nuove istanze narranti nel genere d'appartenenza. Trasferitosi a Hollywood verso la fine dei Sessanta, il suo primo film americano nel 1971 è il western "Io sono la legge" con Burt Lancaster, primo di una lunga serie di star internazionali (Marlon Brando, Alain Delon, Ava Gardner, Robert Mitchum, Sophia Loren, James Coburn, Faye Dunaway, Eli Wallach, Peter Ustinov, Anthony Hopkins,Jeremy Irons e Michael Caine). Negli anni Ottanta oltre a completare la trilogia di "Death Wish" (1981 e 1985), filma in patria anche progetti più ambiziosi e personali come "L'avventuriera perversa" (1982), "L'opera del seduttore" (1988) e "Dirty Weekend" (1992) fino a quella che resta per ora l'ultima sua opera "Parting Shots" (1997), una commedia nera.

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Titolo: Il cinema di Michael Winner
Autore: F. Zanello
Editore: Ass. Culturale Il Foglio
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 200
Formato: Brossura
ISBN: 9788876063145