Un filosofo nel gulag. Arte e letteratura in Pavel A. Florenskij, dall'Accademia teologica di Mosca ai campi di concentramento sovietici

Antonio Maccioni

Fucilato dal regime stalinista l'8 dicembre del 1937, nei pressi di Leningrado, dopo la deportazione e il soggiorno forzato nel gulag delle isole Solovki, Pavel A. Florenskij fu uno scienziato, ingegnere e chimico, teologo e filosofo di altissimo profilo. In questo saggio, i suoi scritti più noti vengono riletti attraverso la preziosa miniera di una serie di appunti e studi legati alle sue lezioni, tenute nella prima metà degli anni Venti del secolo scorso, in particolare presso i Laboratori tecnico-artistici di Stato a Mosca, il Vchutemas, e l'Accademia teologica della stessa città. Florenskij viene così riscoperto come filosofo e, soprattutto, filosofo dell'arte: il fatto estetico è il momento centrale della sua riflessione intorno al simbolo e allo spazio del confine, destinato a lasciare tracce dell'altro mondo nell'istante del crepuscolo, partendo prima di tutto dai "cocci di ciò che hanno distrutto".

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Titolo: Un filosofo nel gulag. Arte e letteratura in Pavel A. Florenskij, dall'Accademia teologica di Mosca ai campi di concentramento sovietici
Autore: Antonio Maccioni
Editore: Jouvence
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 252
Formato:
ISBN: 9788878017207