Giovani (I)

Ernesto Che Guevara, Ernesto Guevara

Dal Primo Congresso Latinoamericano sulla Gioventù nel 1960 al discorso 'I giovani e la rivoluzione' del 1964, vediamo maturarsi il pensiero politico del Che: che dapprima rende conto di un'esperienza straordinaria compiuta in mezzo al popolo cubano ("se noi facciamo quello che si chiama marxismo, è perchè l'abbiamo scoperto qui"), e poi si interroga (e si autocritica) sulle difficoltà della trasformazione sociale dopo la rivoluzione. Un tema sul quale ha usato argomenti di grande sincerità, senza rinunciare all'ironia più mordace: "I giovani dirigenti si sono messi a pensare cosa deve fare la gioventù perché debba essere allegra. E questo è proprio ciò che rendeva vecchi i giovani. Come può un giovane mettersi a pensare cosa deve essere la gioventù? Faccia semplicemente ciò che pensa: è questo che deve fare la gioventù".E' il Che più utopistico e proiettato verso il futuro, ma anche il più realistico e scomodo, quello che parla in queste pagine memorabili e per nulla invecchiate: "Al giovane comunista si impone di essere essenzialmente umano, tanto umano da accostarsi al meglio dell'uomo... sviluppare al massimo la sensibilità fino a sentire l'angoscia ogni volta che in qualsiasi angolo del mondo viene assassinato un uomo e fino a sentirsi entusiasta ogni volta che, in qualsiasi angolo del mondo, si innalza una nuova bandiera di libertà".

Prezzo:4,13

Prodotto al momento non disponibile.

Titolo: Giovani (I)
Autore: Ernesto Che Guevara, Ernesto Guevara
Editore: Dalai Editore
Data di Pubblicazione: 1997
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788880891109