Biosemiotica e psicopatologia dell'«ordo amoris». In dialogo con Max Scheler

Guido Cusinato

Che cosa consente l'interazione fra due organismi o la comprensione del vissuto altrui? Spesso le teorie dell'embodiment, dell'intersoggettività e dell'empatia sono partite da un presupposto individualistico (la comprensione dell'altro è successiva alla comprensione di sé stessi) e cognitivista (la dimensione affettiva è successiva al processo cognitivo). La tesi di questo libro è che all'origine non ci sono due entità isolate che successivamente interagiscono. Piuttosto c'è una falda impersonale - l'affettività originaria (Gefühlsdrang) - che rende tutti gli organismi viventi fin dall'inizio costitutivamente sintonizzati con il piano espressivo della vita. La proposta è quella di ripensare la tematica della corporeità sulla base di una biosemiotica dell'interazione fra corpo vivo (Leib) e ambiente (Umwelt). Le emozioni umane si rivelano dispositivi che sperimentano livelli di sintonizzazione ulteriori e che, proprio perché ex-centriche, espongono l'umano al rischio di alienarsi nelle varie forme d'esistenza psicopatologiche. Si tratta d'una prospettiva inedita, che si rivolge alla psicopatologia per rileggere in controluce la filigrana che intesse la struttura della singolarità personale. Quello che emerge è un territorio intermedio fra la filosofia e la psichiatria: la psicopatologia dell'ordo amoris.

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Titolo: Biosemiotica e psicopatologia dell'«ordo amoris». In dialogo con Max Scheler
Autore: Guido Cusinato
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 292
Formato:
ISBN: 9788891780645