«Noi, il popolo.» Le tre parole con cui si apre la Costituzione americana hanno forgiato l’identità degli Stati Uniti d’America, alimentandone il mito di terra della libertà. Ma quel «noi» non è mai valso per tutti: gli Stati federati nacquero sulla terra sottratta ai nativi, sul lavoro forzato degli africani ridotti in schiavitù e su diritti riservati quasi esclusivamente ai bianchi. Con rigore giornalistico e sensibilità storica, Claudio Gatti ricostruisce la nascita della Nazione che si è autoproclamata faro della democrazia nel mondo, dando finalmente voce a chi ne fu escluso. Attraverso documenti e discorsi che hanno fatto la storia, ma anche testimonianze finora ignorate di nativi e afroamericani, l’Autore intreccia le vicende di questi ultimi con quelle dei Padri Fondatori, mostrando come schiavitù, razzismo e violenza non siano state semplici contraddizioni, ma pilastri dell’esperimento americano. Inneschi che, secoli dopo, avrebbero alimentato una cultura populista, armata, suprematista e antistatalista: quella da cui oggi trae forza il movimento MAGA e che appare sempre più attraente anche per il resto dell’Occidente.
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Titolo: Noi, il popolo. Terra dei nativi. Lavoro dei neri. Libertà dei bianchi
Autore:
Claudio Gatti
Editore: Fuoriscena
Data di Pubblicazione: 2025
Pagine: 496
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791222500843