Dall’inizio del secolo, crisi sempre più ravvicinate mostrano come il sistema capitalistico stia attraversando difficoltà senza precedenti. Sebbene la popolazione se ne sia resa conto, politicanti, accademici e media nascondono o negano il carattere strutturale di questo dissesto a più dimensioni. Fenomeni come la progressiva rarefazione delle classi medie, il “lavoro povero”, la distruzione sistematica dell’ambiente e la tendenza al monopolio di quasi tutti i settori strategici sono innegabili: questo volume li ricostruisce con rigore e chiarezza, abbinando un’analisi teorica di classe a strumenti quantitativi per svelarne la portata epocale. L’autore giunge così a smascherare le aporie dell’approccio economico tradizionale, fornendo elementi che dimostrano il fallimento dell’idea imperante dell’homo oeconomicus e di tutte le sue implicazioni. Oggi, anziché mettersi al servizio dei bisogni sociali ed ecologici, l’innovazione tecnologica favorisce infatti la concentrazione di capitali e poteri nelle mani di una ristrettissima oligarchia, a danno delle classi lavoratrici. Con una disamina ispirata agli insegnamenti di Marx, il testo invita a immaginare un nuovo sistema capace di superare il capitalismo: un mondo in cui non siano più socializzate le perdite ma i profitti, mettendo finalmente la giustizia sociale (e ambientale) al centro del discorso politico ed economico.
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Titolo: Socializzare i profitti. Le leggi generali dell’economia politica nell’era dell’Antropocene
Autore:
Francesco Schettino
Editore: Meltemi
Data di Pubblicazione: 2025
Pagine: 262
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791256152186