A quarant’anni dalla scomparsa di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, L’Avana, Cuba, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), Giovanni Tesio, già curatore dell’epistolario "I libri degli altri", dialoga con Matteo Vercesi su una figura dai tratti poliedrici: lo scrittore, l’editore-redattore, l’intellettuale che ha «ormai superato la prova breve del tempo, quella che separa un autore dalla sua morte, e che è garanzia del tempo lungo cui appartengono i cosiddetti classici, quelli che in ogni tempo hanno qualcosa da dirci». Come scrive Pietro Gibellini nella sua presentazione: «Questo non è un saggio accademico, nonostante l’alto profilo scientifico dei due autori. Non è neppure un’intervista, anche se il critico più giovane sollecita le riflessioni rivolgendo domande allo specialista più maturo. Questo libro ci riporta alla civile pratica della conversazione impegnata, scevra da curiosità mondane e tesa euristicamente a trovare e a chiarire il nucleo profondo delle questioni che premono: su Calvino, insistiamo, ma attraverso di lui anche su Torino, sulla politica, sull’editoria, sugli altri scrittori, a partire da Primo Levi. Dell’uomo e dei testi Vercesi e Tesio distillano la quintessenza, indagano le ragioni dello scrivere e del leggere. Questo libro non profuma soltanto di inchiostro, ma anche di intelligenza e di passione: profuma di vita». Un percorso che porta a tracciare una sorta di biologia del libro e dei libri: organismi viventi, al pari delle piante, delle erbe, degli alberi, le cui radici scavano indefessamente, invisibili agli occhi.
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Titolo: Italo Calvino fra editoria e scrittura
Autore:
Giovanni Tesio,
Matteo Vercesi
Editore: Ronzani Editore
Data di Pubblicazione: 2025
Pagine: 100
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791259972453