I neoplatonici di Luigi Settembrini. Gli amori maschili nel racconto e nelle traduzioni di un patriota risorgimentale

I neoplatonici di Luigi Settembrini. Gli amori maschili nel racconto e nelle traduzioni di un patriota risorgimentale

Divertissement in forma di traduzione anonima, edito nel 1977, un secolo dopo la morte dell'autore, "I neoplatonici" ha suscitato giudizi contrapposti e tenaci fraintendimenti. Alieno dal farsi portavoce di un outing postumo, il saggio rintraccia negli scritti del patriota-scrittore il suo punto di vista sull'omosessualità ed evidenzia le peculiarità dei protagonisti, i quali ignorano - in contrasto con l'opera di Luciano di Samosata, tradotta dallo stesso autore - lo statuto canonico della pederastia e la fissità dei ruoli sessuali, vivendo un'insolita parabola erotica che sfocia in una borghese bisessualità. Infrangendo la consegna del silenzio, grazie alla sua conoscenza del mondo antico Settembrini ci lascia una visione originale del vizio innominabile, immaginata mentre l'Europa si avvia verso un ambiguo processo di medicalizzazione dell'omosessualità. Aperto dalla prefazione di Maya De Leo, il saggio è seguito da un'appendice che consegna al lettore "I neoplatonici" in una versione più aderente al manoscritto originale.
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