La campagna militare in Gallia, fortemente voluta da Giulio Cesare, si rivelò un'impresa difficile e lunga. L'esercito romano dopo numerose battaglie riuscì ad assoggettare quasi tutte le tribù e a ottenere il controllo di un territorio molto vasto. Il De bello gallico scritto da Giulio Cesare è la testimonianza della più grande conquista compiuta dal condottiero romano, nonché la consacrazione del suo immenso potere. I Galli erano un popolo di temibili guerrieri; le loro tribù si ribellarono all'arrivo dell'esercito di Cesare organizzando numerose rivolte, ma la loro resistenza servì a poco. Cesare e le sue legioni riuscirono ad assoggettare la maggior parte degli abitanti della Gallia; nelle battaglie morirono più di un milione di Galli e altrettanti furono ridotti in schiavitù. La conquista della Gallia portò a Cesare onore e gloria e gli consentì di esercitare il potere assoluto sul mondo romano.