Zero o la cinque vite di Aémer

Cinque storie d'amore, un unico, magico romanzo per svelare una delle pietre miliari della civiltà: la scoperta dello zero, il segno del vuoto e dell'assenza che permette di rappresentare senza ambiguità tutti i numeri del mondo. In epoche diverse, sotto il cielo della Mesopotamia, la protagonista è una donna, l'affascinante Aémer. Sacerdotessa nella città di Uruk nel 2000 a.C., prostituta a Ur mille anni dopo, esperta nell'interpretazione dei sogni a Babilonia nel 500 a.C., specializzata in danza del ventre e furto di libri nella cosmopolita Baghdad del IX secolo, ritorna nei panni di un'inquieta archeologa francese ai nostri tempi, durante la seconda guerra del Golfo. Attraverso le sue vite, tra passioni, colpi di scena, fughe e avventure, scopriamo le tappe della strada percorsa dall'uomo nel tentativo di rappresentare la quantità: prima con gli oggetti - i 'calculi' d'argilla - e poi con i segni, inventando un sistema via via più raffinato in grado di unificare le lettere dell'alfabeto, usate per la scrittura, con i segni tracciati nella polvere per fare i conti. Ma con l'incontro tra la danzatrice di Baghdad e un fiero pirata indiano arriva la scoperta più straordinaria: quelle dieci figure perfette, tante quante le dita delle mani, che bastano da sole a rappresentare tutti i numeri. E lo zero, la rappresentazione del nulla, è l'impalcatura che sostiene tutto l'ingegnoso sistema, la chiave per comprendere come abbiamo imparato a "contare il mondo".