In linea. Quota 731 di Monastero

In linea. Quota 731 di Monastero

Il 15 ottobre 1940 Benito Mussolini e i suoi più stretti collaboratori decidono di attaccare la Grecia. Il 20 novembre il colonnello Luigi Marzio Biasucci parte per Tirana. La città è un brulicare di militari. In cielo un grande andirivieni di aerei e per strada un fermento incessante. Nella stanza d’albergo, il colonnello scrive ad Amelia, sua moglie, rimasta a Como con i figli. Poche righe per tranquillizzare la famiglia. Da qui comincia, attraverso lo scambio epistolare quotidiano tra Amelia e Luigi, la loro storia. Un racconto in presa diretta ricco di testimonianze, che con semplicità e rigore descrivono quei terribili giorni in cui la vita e la morte sembrano sospese in un tragico gioco. La sofferenza di tanti giovani e l’assurdità della guerra emergono dal racconto e spingono l’autore ad esplorare le ragioni, anche personali, che hanno portato un’intera generazione a diventare protagonista di una delle pagine più buie della nostra storia. Il 14 marzo 1941 il colonnello Biasucci viene ferito mortalmente alla quota 731 di Monastero, che diventerà il tragico simbolo della campagna di Grecia.
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