L'universo internazionale della cultura e delle arti tra Rimini, Parig i e Roma. Il fondo des vergers della biblioteca Gambalunga di Rimini

L'universo internazionale della cultura e delle arti tra Rimini, Parig i e Roma. Il fondo des vergers della biblioteca Gambalunga di Rimini

"Mentre l'Europa pulsa di passioni nazionali, accompagnate da grida di libertà, di emancipazione, di aneliti rivoluzionari, cerchie ristrette di raffinati intellettuali, affascinati da un ritorno al classico, vanno alla ricerca tra le pieghe della storia e dei suoi lasciti monumentali di un senso del costruirsi di un'Europa dei popoli, fatta di intrecci artistici, di scambi culturali, di commistioni linguistiche, dove l'eredità rinascimentale di tale richiamo al passato non rincorre più l'affermazione dell'individuo, definitivamente sancita dalla 'grande Rivoluzione' del 1789, bensì il molteplice sedimentarsi di comunità, diversificate negli esiti ma non nelle radici. E il mondo straordinario in cui operò, anche e soprattutto dall'angolo apparentemente appartato di una Rimini appena avviata alle sue successive vocazioni, il marchese Joseph Marin Adolphe Noel des Vergers, poliedrico ricercatore di vestigia documentarie, archeologiche, epigrafiche, per scoprirvi i messaggi trasmessi dagli etruschi, non meno che dagli arabi, dalla romanità, come dai tramandi incontrati nei tanti viaggi di approfondimento e di allargamento dei suoi vastissimi orizzonti conoscitivi. Era facile, per altro, da Rimini entrare in assiduo e fecondo contatto con il maggiore epigrafista del tempo, quel Bartolomeo Borghesi (di cui egli stesso avrebbe poi curato per l'imperatore Napoleone III la pubblicazione delle opere complete)".
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