L'educazione delle ragazze in Boemia

L'educazione delle ragazze in Boemia racconta le tragicomiche vicende di Beàta, ventenne figlia di un ricchissimo commerciante (in realtà un boss mafioso locale) che le "affitta" uno scrittore-professore per aiutarla, grazie a un corso di scrittura creativa, a superare la profonda crisi depressiva in cui versa. Il professore, tanto povero quanto imbranato, si troverà alle prese con un'allieva molto più smaliziata di lui, che lo farà scivolare in una grottesca storia d'amore destinata per forza di cose a fallire clamorosamente. Dal canto suo, Beàta farà dei progressi incredibili: non solo riuscirà a scrivere in modo coerente e sensato, ma si lancerà a corpo morto negli studi e in breve tempo diventerà insegnante lei stessa. Questo per lei non sarà che l'inizio di un vorticoso susseguirsi di scelte esistenziali e intellettuali estreme: contestatrice, ambientalista dura e pura, credente devota. Ma neanche il materiale più resistente resiste a cambiamenti così radicali e ravvicinati (e al carico di angosce di cui sono sintomi), e la catastrofe incombe inevitabile... L'educazione delle ragazze in Boemia, abbinando in modo sapiente humour e riflessione, vita quotidiana e Storia, traduce sul piano letterario il clima di anarchica frenesia in cui si vive nella Repubblica ceca (e in tutta l'Europa dell'est) del dopo-muro. Non ci sono più regole, né preoccupazioni, il paese è diventato un enorme circo in cui si accavallano senza soluzione di continuità elementi tragici, comici e beffardi.