Un amore proibito

Sarebbe piaciuta moltissimo a Tennessee Williams, il drammaturgo americano che adorava mettere in difficoltà i suoi connazionali puritani e conservatori. Egli stesso non avrebbe potuto immaginare una storia più sensazionale: lei trentaquattrenne, maestrina, sposata, quattro figli, bianca. Lui tredicenne, suo allievo, di colore. Sembra una vicenda costruita, messa insieme ad arte per provocare e fare sensazione. Invece Mary e Vili sono esistiti realmente, e insieme hanno formato una coppia impossibile, che è stata separata dalla Legge. Ora lei è in prigione a Seattle, condannata a sette anni per abuso sessuale contro un minore. Le due bambine nate dal loro rapporto sono state affidate a Soona, la madre di lui.Con la condanna di Mary Letourneau, la società americana s'è scrollata di dosso il peso di un rapporto inaccettabile, che qualche secolo fa avrebbe portato l'imputata sul rogo. Ma la voce dei due protagonisti, esile fra tante urla sdegnate, ha la forza sommessa che incanta, la forza dell'amore.Mostrando un disegno in cui l'ha ritratta incinta, Vili dice di Mary: "Avrei potuto disegnare così il corpo di una donna che mi avrebbe violentato?". E Mary: "L'unico crimine che io e Vili abbiamo commesso è quello di esserci amati".