Diari
La sua arte spontanea è stata apprezzata dalla critica internazionale. Le sue creazioni, dagli "uomini radianti" ai "cani che abbaiano", sono entrate nell'immaginario collettivo e si ritrovano ovunque, dalle tazzine da caffè alla pubblicità. Ma Keith Haring non è solo un ingenuo graffitista, e lo dimostrano i suoi diari, scritti dall'adolescenza fino a un mese prima che l'AIDS lo stroncasse, nel 1990. Corredate da numerosi disegni, queste pagine raccontano, con toccante spontaneità l'evoluzione artistica e personale di Haring, dalle prime esposizioni fino alla definitiva consacrazione nei musei più importanti del mondo, regalandoci un vibrante affresco del clima culturale dell'East Village degli anni Ottanta.