La strada di casa mia

Sharla Cody ha soltanto cinque anni, ma la sua vita non è stata facile. La madre, per seguire uno dei suoi amanti, l'ha abbandonata a casa di Addy Shadd, un'anziana donna di colore che vive nella roulotte accanto e che ancora non sa di dover fare da mamma alla bambina. Ed è un rapporto molto intenso quello che a poco a poco si instaura tra lei e la piccola Sharla, una solidarietà che cresce fragile e forte, e che richiama alla mente di Addy l'infanzia trascorsa nell'amata Rusholme, in Canada, fondata nell'Ottocento da schiavi fuggitivi, quella cittadina che era la sua vita, la sua speranza. Tra scaramucce, slanci affettivi e improvvise disperazioni, la vecchia racconta alla bambina la sua storia, comprese le esperienze che l'hanno segnata nel profondo: la violenza subita quando era appena quindicenne, il tragico incidente in cui persero la vita il marito e la figlia, il suo lavoro di cameriera a Detroit, il ritorno in Canada. Per la piccola è un modo di sentirsi accudita, di provare per la prima volta l'affetto e il calore di una famiglia; per Addy è l'occasione di rivisitare il suo passato, riassaporandolo sotto una nuova luce e finalmente donare tutto l'amore che si porta dentro. Eppure c'è qualcosa nell'aria. Quella bambina che si è presentata con il vestitino sporco e null'altro di fronte all'anziana signora di colore ha un talento miracoloso. Una forza che il lettore non poteva aspettarsi e che stupisce e incanta. Sharla, senza chiedere nulla in cambio, aiuterà la vecchia Addy ad affrontare la scelta più difficile della sua vita. "La strada di casa mia" è un inno all'amore e all'amore per la vita, un libro indimenticabile, commovente, magico. Un libro che, impostosi immediatamente nelle classifiche americane, si presenta come unico, non più imitabile.