La mano di Dante

La mano di Dante

In "La mano di Dante" si intrecciano due piani temporali, due registri stilistici, due 'mondi' completamente diversi. Da una parte abbiamo una storia molto 'noir' in cui uno scrittore abbastanza male in arnese e di scarsa moralità di nome Nick Tosches, appassionato lettore e cultore di Dante, viene assoldato da un potente boss mafioso che, con l'aiuto di un gruppo di gangster e killer, è entrato in possesso di un manoscritto che potrebbe essere l'originale della "Divina Commedia". Chiamato ad autenticare queste pagine, Tosches si ritroverà coinvolto nell'avventura più spaventosa della sua vita. L'altra storia che continuamente si interseca con la precedente ha per protagonista Dante Alighieri che non riesce a procedere nella stesura della "Commedia". II ghibellin fuggiasco viene raffigurato come un individuo tormentato, che si sforza di dar vita - a partire dal materiale scadente della propria umanità - a un poema che contenga la summa della saggezza e il respiro stesso del divino. Aiutato dai consigli di un enigmatico cabalista ebreo di Venezia, finirà per avere un incontro decisivo e terribile su un'isola siciliana che gli permetterà di portare a compimento la sua opera. Questi due piani così diversi e antitetici si rispecchiano anche in una scrittura che alterna momenti di crudezza degna del migliore Ellroy con pagine di un lirismo assolutamente etereo. Grazie a questa sapiente e fortissima contrapposizione di piani/storie/registri/mondi Tosches ci parla dell'Inferno e del Paradiso, ci parla delle benedizioni e delle maledizioni che sono il destino di chi scrive per vivere, della disperata ricerca del senso della vita e della morte. "La mano di Dante" è stato salutato come un'opera di scandalosa audacia e bellezza, nella quale convergono la enorme conoscenza di Nick Tosches dell'universo medievale e dantesco e le sue esperienze di prima mano con i peggiori elementi del sottobosco criminale di New York. Il libro è grandioso: divertente, profondo, poetico, pieno di sentimenti e di spazzatura, di rose e di verruche, crudo, violento, spaventosamente onesto, politicamente scorrettissimo, imbevuto di una saggezza davvero originale. Ci saranno lettori che troveranno questo libro offensivo; per altri sarà un'esperienza spirituale unica.
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