L'imperatrice Sissi. Storia e destino di Elisabetta d'Austria e dei suoi fratelli

Il 24 aprile 1854, nella chiesa di Sant'Agostino a Vienna, a soli sedici anni la duchessa in Baviera Elisabetta sposa il cugino Francesco Giuseppe, al quale la madre, l'arciduchessa Sofia, aveva affidato lo scettro di un vastissimo impero. Ha così inizio l'epopea dell'imperatrice Sissi, una delle figure femminili più amate e raccontate della storia moderna, la cui personalità fu segnata da violenti contrasti: bellissima e baciata dalla fortuna ma terrorizzata dalla vecchiaia e dalla morte, amante del lusso ma insofferente a ogni cerimoniale, zia affettuosa e partecipe ma madre spesso fredda e lontana, infaticabile amazzone ma fragile e anoressica. E la cui vita, che fu scandita dal drammatico alternarsi di felicità e dolore, di successi mondani e lutti strazianti, venne spezzata nel 1898 dalla mano dell'anarchico italiano Luigi Lucheni, il quale, uccidendola, ne fece una martire e un mito. Nello schizzarne il ritratto, Erika Bestenreiner ricostruisce in queste pagine anche le vicende meno note, ma non meno tumultuose e singolari, che caratterizzarono l'esistenza degli altri figli dei duchi in Baviera Max e Ludovica. Della primogenita Elena ("Néné"), promessa sposa di Francesco Giuseppe che, dopo il repentino quanto inaspettato ripensamento di quest'ultimo, convolò a nozze con il principe ereditario di Thurn und Taxis, rimanendone precocemente vedova. Dell'avvenente Maria Sofia che, salita sul trono del regno delle Due Sicilie, fu ben presto costretta alla fuga dai garibaldini e dall'esercito piemontese, dopo una strenua resistenza che le valse il titolo di "eroina di Gaeta". Di Sofia Carlotta, innamorata senza speranza dell'enigmatico re Luigi II di Baviera, che perì tragicamente a Parigi durante una fiera di beneficenza organizzata dall'ordine delle domenicane, di cui era entrata a far parte come terziaria con il nome di suor Maria Maddalena. O di Carlo Teodoro che, dopo aver completato gli studi di medicina contro la volontà della famiglia, divenne un oculista apprezzato in tutta Europa e si unì in seconde nozze con l'Infanta del Portogallo. Grazie a un felice connubio di narrativa e storiografia, l'autrice, attraverso la storia di un'illustre e potente dinastia dell'Ottocento, ricrea mirabilmente il clima di un secolo cruciale nel quale, fra guerre sanguinose e fastosi balli di corte, fra esecuzioni capitali e rivoluzioni nazionali, fra blasoni nobiliari e ricchezza borghese, l'istituzione monarchica si avviava inesorabilmente verso il tramonto.