I paradisi artificiali

I paradisi artificiali

Composti tra il 1850 e il 1859, questi testi raccolgono le riflessioni di Baudelaire sull'hascisc e sulle droghe leggere, fortemente influenzate da un lato dalla sua esperienza personale, dall'altro dall'esempio dell'"ebrezza" di Poe e delle "Confessioni di un mangiatore d'oppio" di De Quincey. Se in un primo tempo il grande poeta francese riflette sul parallelismo emotivo tra lo stato di eccitazione provocato dall'hascisc e l'invasamento lirico, ben presto si accorge però che le droghe possono solo limitarsi a scimmiottare l'arte, rivelando l'illusorietà dei paradisi che sono in grado di creare. Il libro contiene uno scritto di Jean-Paul Sartre.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La pizza
La pizza

Franco Salerno
I chiostri di Napoli
I chiostri di Napoli

M. Rosaria Costa
Roma artigiana
Roma artigiana

Nespoli Stefano, Staccioli Paola
Breve storia di Venezia
Breve storia di Venezia

Maurizio Vittoria
Il cafè-Chantant a Roma
Il cafè-Chantant a Roma

Dario Salvatori
La Roma di Mussolini
La Roma di Mussolini

Armando Ravaglioli
Breve storia di Torino
Breve storia di Torino

Claudia Bocca, Massimo Centini
Il carnevale napoletano
Il carnevale napoletano

Domenico Scafoglio