Sarebbe bellissimo

Sarebbe bellissimo

È il sedici marzo 1978. Sembra una mattina come le altre per la famiglia Massironi nella Piccola Russia, un quartiere operaio di Bassano del Grappa. Olga è in cucina a scaldare il latte per la colazione e Pietro si prepara a un'altra delle sue giornate in falegnameria. I figli dormono ancora. A poche centinaia di chilometri di distanza, però, in via Fani, le Brigate Rosse rapiscono il presidente della Dc Aldo Moro. Sono giorni di confusione e angoscia. Le notizie drammatiche che aprono i telegiornali turbano l'equilibrio già precario della famiglia. Pietro, comunista della vecchia guardia, è assorbito dalla politica e deluso dal modo in cui il PCI gestisce il rapimento Moro. Passa la maggior parte del tempo fuori casa e non sa come occuparsi della tristezza di Olga, che sta sprofondando nella depressione. I figli Nora e Tonio se ne accorgono, e assistono impotenti alla crisi matrimoniale dei loro genitori. Per fortuna ci sono Angela e Caterina, le zie che ogni bambino vorrebbe avere. La prima si prende cura di tutta la famiglia e intanto sogna il grande amore. La seconda l'ha già trovato fra le braccia di Blanca, una ragazza spagnola per cui è disposta a sfidare il perbenismo della provincia. Insieme, i Massironi affrontano come meglio possono i grandi cambiamenti che li aspettano, alla ricerca di nuove identità e di forme di felicità diverse da quelle a lungo immaginate. Una piccola storia che scorre dentro una grande storia. La nostra.
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