Beethoven. Filosofia della musica

Beethoven. Filosofia della musica

Il saggio su Beethoven è l?unica opera alla quale Th. W. Adorno dedicò lunghi anni di studio e di lavoro - i primi testi sull'argomento risalgono infatti al 1934, gli ultimi interventi alla metà degli anni Sessanta -, senza tuttavia riuscire a portarla a termine. Anzi il filosofo non mise nemmeno mano alla stesura vera e propria del testo: da un lato a causa delle difficoltà che l'opera del compositore nel suo complesso poneva e dall'altro, e in prima istanza, perché il filosofo considerava che dopo Auschwitz fosse ormai storicamente impossibile dialogare con una musica che parlava ancora con il tono della humananitas. I frammenti su Beethoven sono poco più che acceni e balbettii di un discorso che non poteva più essere articolato in un?epoca in cui "mondi migliori" celebrati dal grande musicista tedesco risultano soltanto una beffa sanguinosa per un mondo offeso. Ma proprio in questa strenua tensione si può individuare il motivo per cui il libro non venne mai scritto, e i suoi frammenti corrispondono a quella tristezza con cui tanta musica dello stesso Beethoven "parla" misticamente all'uomo, aspettando invano una risposta.
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