Teatro

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Alla scrittura narrativa e poetica che l'ha reso famoso, Saramago affianca quella drammatica, in cui il processo creativo si richiama agli stessi principi che sostengono il resto della sua produzione, fondata sull'intersezione fra tempo storico e tempo dell'invenzione. In La notte - di forte sapore autobiografico - la ben nota "Rivoluzione dei Garofani", che nel 1974 mise fine alla dittatura in Portogallo, fa da sfondo agli sconvolgimenti, politici e morali, che avvengono nel microcosmo della redazione di un giornale. In Cosa ne farò di questo libro? la scena si sposta, sempre in Portogallo, ma nel Cinquecento, ai tempi di Luis Vaz de Camoes, il vate lusitano per eccellenza, alle prese con le difficoltà "editoriali" per dare alle stampe il suo capolavoro: I Lusiadi. Ancora l'incomprensione, la difficoltà di comunicazione, sono i motivi che porteranno allo scontro il "poverello", tornato sulla Terra ai giorni nostri, con l'Ordine da lui un tempo fondato in La seconda vita di Francesco d'Assisi. E, infine, In Nomine Dei ripropone quella stessa incomprensione che farà sfociare in massacri e auto da fé la lotta tra protestanti e cattolici a Munster nel XVI secolo.
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