Poesie 1907-1926

Poesie 1907-1926

Negli anni a cavallo fra Otto e Novecento, quando in Austria e in Germania si diffonde la filosofia nietzscheana del linguaggio, e tanto Kafka con "Descrizione di una battaglia" quanto Hofmannsthal con il "Lord Chandos" rendono testimonianza della crisi, il giovane Rilke non sembra avvertire il problema della non-corrispondenza fra parola e cosa reale. Dotato di un infallibile istinto musicale e di una straordinaria abilità nel dominare la lingua, vive i suoi inizi di poeta nella convinzione di possedere la capacità di piegare qualsiasi soggetto alle leggi del metro e della rima. La lirica giovanile è segnata da una soggettività prepotente, da un io che celebra il proprio mondo interiore, gli stati d'animo, le impressioni, e la propria maestria. Passato per i successi del "Libro d'ore" e del primo "Libro delle immagini", Rilke si accorge però, con fatica e sofferenza, che per garantire qualità e durata alla sua poesia deve riconoscere un valore autonomo al mondo fenomenico. Comincia così, intorno al 1903-1904, la ricerca formale e filosofica che porterà alle "nuove poesie" e di lì, attraverso una crisi di molti anni, alle "Elegie duinesi", ai "Sonetti a Orfeo" e alla lirica della maturità, le grandi raccolte comprese nella presente edizione.Il volume, a cura di Andreina Lavagetto, è corredato da una cronologia della vita e delle opere, da una bibliografia e da un commento.Edizione con testo a fronte.
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