Uomo invisibile

Uomo invisibile

L'iniziazione di un ragazzo nero nell'America dei bianchi. Una tematica sociale bruciante (e autobiografica) affrontata in uno stile letterario e altamente simbolico, tra Melville e Dostoevskij. Questo romanzo, apparso più di cinquant'anni fa, rappresenta la prima testimonianza del dramma dei neri d'America. L'invisibilità del suo protagonista è condizione subita da uno come tanti, umiliato, emarginato, addirittura negato nella sua essenza di uomo. Eppure, essa esprime anche una sottile libertà, una potenzialità estrema, poiché all'anonimato, alla mancanza di definizione è connessa la scoperta "che gli uomini sono differenti e che tutta la vita è divisa e che soltanto nella divisione vi è vera salvezza".
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