Io le patate le bollo vive. Ricerca, sperimentazione animale, vita

Io le patate le bollo vive. Ricerca, sperimentazione animale, vita

Questo libro intende offrire, a chi abbia voglia di fermarsi e riflettere con calma, dati e considerazioni pratiche sull’uso dei modelli animali nella ricerca scientifica. La nostra speranza – come medici e biologi coinvolti in prima persona sul campo della ricerca non meno che su quello del benessere animale – è che queste pagine aiutino ad affrontare il problema in modo razionale, senza lasciarsi sopraffare da ideologie o preconcetti, per giungere a conclusioni realistiche. Sarà che si sente all’apice di un’evoluzione ormai quasi bionica, ma si direbbe che, specie in Occidente, Homo sapiens stia elaborando una visione piuttosto innaturale della vita e della morte. Quest’ultima, soprattutto, con i suoi corollari di dolore e malattia, sembra assumere sempre più i contorni tutti virtuali del disagio prescindibile. Un virus sconosciuto minaccia di decimarci? Tranquilli, abbiamo già visto il film: prima del finale, «gli scienziati», per quanto poco simpatici siano di solito, troveranno di certo la cura, lo sappiamo. Essenziale è che lo facciano in fretta, come in fretta desideriamo dimenticarci di loro e del virus (o chi per esso), ormai virtualmente debellabile con un farmaco, una terapia, un vaccino. Il come «gli scienziati» li abbiano ottenuti poco importa, in emergenza. Salvo poi cominciare (o riprendere) subito a contestare la sperimentazione biomedica, perché – lo sappiamo – «fa del male» ad animali e piante; e ad aggredire, talvolta anche fisicamente, i ricercatori, che «vivisezionano» senza criterio forme di vita innocenti. Commuoversi o indignarsi di fronte a queste cose è, virtualmente, quasi un obbligo per l’Umano civilizzato, sappiamo anche questo. Ma lo sappiamo davvero? O meglio, che cosa sappiamo davvero della sperimentazione animale? Sappiamo, per esempio, che è soggetta a legislazioni ferree, recenti e in continua revisione? Che un Organismo preposto al Benessere animale è parte integrante di ogni staff di ricerca? Che i programmi di sostituzione delle cellule viventi sperimentali con modelli in vitro o in silico stanno facendo passi da gigante? Che l’apporto di un animale a un protocollo di ricerca può limitarsi a un piccolo prelievo di sangue? In questo libro, fuori dal cinema e dai copioni precostituiti, due ricercatori di lunga esperienza rispondono a queste e a molte altre domande sul loro mestiere. Con un approccio al problema più avvertito, più informato, più realistico e in fondo anche più ottimistico: un approccio virtuoso, insomma. E virtuoso e virtuale sono «falsi amici», non sinonimi, questo sì che lo sappiamo. Almeno per ora, attendendo il futuro.

Immediatamente disponibile nei seguenti formati:

Codice Condizioni Prezzo
Struzzi 20 Nuovo 14,00 Acquista

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Le figlie del libro perduto
Le figlie del libro perduto

Katherine Howe, V. Daniele
La foresta dei girasoli
La foresta dei girasoli

L. Corradini Caspani, Torey L. Hayden
Festa di nozze
Festa di nozze

L. Corbetta, Anita Shreve
Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009
Un inverno italiano. Cronache con rabbia...

Saverio Lodato, Andrea Camilleri
In Sicilia
In Sicilia

Matteo Collura
Tutti gli uomini di Hitler
Tutti gli uomini di Hitler

U. Gandini, Guido Knopp
La fine del tempo. Nuove rivelazioni sulle profezie dei Maya
La fine del tempo. Nuove rivelazioni sul...

E. Craveri, Adrian G. Gilbert
Il Dio delle nebbie
Il Dio delle nebbie

Alan Campbell, D. Leccacorvi