Così muore la carne

Così muore la carne

Questo eccentrico romanzo, iniziato nel 1873 dall'autore di «Erewhon» («Viaggio in nessun posto») fu portato a termine nel 1885, ma pubblicato soltanto postumo nel 1903. E se ne può anche comprendere il motivo. Non fu questione soltanto di motivi personali, riguardi nei confronti di familiari ancora viventi e facilmente individuabili sotto la maschera di alcuni personaggi, ma anche la sensazione che i tempi non fossero ancora maturi per un'opera cosi di rottura, un vero e proprio scandalo, nel clima grigio e pudibondo del vittorianesimo imperante. E in questo senso «The Way of All Flesh» (che potremmo anche tradurre piú liberamente «Il destino dell'uomo»), libro non a caso esaltato da G. B. Shaw, è un romanzo davvero anticipatore dell'epoca a venire. Nonostante quella sua aria svagata e digressiva, il romanzo è infatti un feroce e sottile «pamphlet» contro le ipocrisie e le false fedi della società vittoriana, sia pure mascherato da biografia di un personaggio emblematico come Ernest Pontifex. Biografia o meglio viaggio attraverso le generazioni, perché qui si risale sino alle fonti genealogiche di quell'Ernest Pontifex, sotto cui si nasconde, abbastanza trasparentemente, lo stesso Butler. Cosi abbiamo, all'inizio, la figura quasi leggendaria del vecchio falegname di paese John, che è anche organista, pittore ed «impiegato di parrocchia»; poi quella del figlio George, che va in città, a Londra, e diventa editore religioso; quindi quella dell'autoritario Theobald, che il padre obbliga a farsi sacerdote controvoglia e a sposare una donna che non ama. Infine raggiungiamo Ernest, anche lui oppresso dall'autorità paterna, ed obbligato a studiare teologia; e via via lo seguiamo in tutte le sue peripezie, d'amore, di lavoro, di pensiero. Satira brillante e feroce d'un'intera società, «Cosí muore la carne» è soprattutto una requisitoria senza remore contro l'istituto familiare, che.. concepito nelle modalità bigotte ed autoritarie del vittorianesimo, può trasformarsi in un sistema tirannico ed oppressivo. Ma l'abilità d'ironista di Butler è tale che, nonostante lo stile risentito e il pathos autobiografico, «Cosí muore la carne» si rivela uno di quei romanzi fondamentali di tutt'un'epoca.
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