La ferita e altri racconti

La ferita e altri racconti

Come nel caso del romanzo Il legato (tradotto da Einaudi nel 1983), questi ventidue racconti furono scritti nei primi anni del dopoguerra e semplicemente dimenticati dall'autore. Perché ciò sia avvenuto, nemmeno lui sa dirlo. Certo non perché siano inferiori a quelli dello stesso periodo che furono pubblicati e diedero la fama al giovane scrittore. Talvolta sono forse rapidamente abbozzati, sinopie più che affreschi, ma questo può costituire un vantaggio. Sta di fatto che alcuni raggiungono nella descrizione degli orrori della guerra un'intensità immune dal sentimentalismo che spesso insidia i racconti più noti(e può darsi che la causa dell'oblio sia proprio questa). Per esempio nel racconto Causa della morte: naso ad uncino, in cui un tenente cerca disperatamente di salvare il suo padrone di casa, coinvolto in un'esecuzione di massa di ebrei solo perchè ha un naso "ebraico". O nel racconto che dà il titolo al volume: la ferita, che sembra di poco conto, è quella di un soldato che spera così di uscire dall'inferno della guerra e che si ubriaca continuamente sia per la gioia, sia per impedire che la ferita si richiuda troppo presto, ma sbalestrato da un lazzaretto all'altro per mezza Europa peggiora sempre e probabilmente non rivedrà mai la sua città e la sua casa.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare