Sportswriter

Frank Bascombe, un uomo ancora giovane, dopo aver vissuto una serie di esperienze insolite, si è 'sistemato', ha preso moglie e si è trasferito, come un qualsiasi 'commuter' newyorkese, a Haddam, New Jersey, in una grande casa Tudor. Casa in cui, all'inizio del romanzo, vive ormai solo, scrivendo di sport, dopo aver divorziato in seguito alla crisi emotiva provocata dalla morte del primogenito."Probabilmente vi chiederete perché mai uno dovrebbe rinunciare a una promettente carriera letteraria - avevo avuto qualche recensione piuttosto buona - per fare il giornalista sportivo. E' una buona domanda. Per ora, lasciatemi dire solo questo: se scrivere di sport può insegnare qualcosa - e scrivendo di sport si ha a che fare con molte verità, oltre che con parecchie menzogne - è che se si vuole che la vita abbia qualche valore, bisogna essere preparati ad affrontare, presto o tardi, l'evenienza del rimpianto più terribile e amaro. E bisogna essere capaci di sfuggirvi, perché se no si corre il rischio di rovinare la propria esistenza".