Tutti gli uomini sono bugiardi

Tutti gli uomini sono bugiardi

Alejandro Bevilacqua, geniale scrittore sudamericano, è morto. Si è ucciso gettandosi dal balcone di casa sua a Madrid. Fin qui tutto pare tragicamente chiaro. Ma chi è Alejandro Bevilacqua? Un giornalista francese vuole ricostruire l'accaduto e parla con le persone che hanno conosciuto in vita lo scrittore suicida: la presunta amante spagnola e le sue incoerenti testimonianze; l'amico che afferma di essere stato il suo confidente; il cubano che giura di aver combattuto al suo fianco durante la dittatura militare argentina; la moglie che non trova niente di più erotico della fama letteraria; e altri personaggi che si muovono in una Madrid oscura e pericolosa, in quegli anni settanta in cui era diventata rifugio e speranza per i dissidenti latinoamericani. Quella che esce dall'inchiesta è la figura di un uomo che è contemporaneamente molti uomini, inafferrabile, indefinibile, inconoscibile. Nonostante gli indizi che si accumulano - a un certo momento spunta anche un manoscritto apocrifo che promette di spazzar via i dubbi e invece non fa che frastagliarne i bordi - e la perseveranza del giornalista, la verità di Bevilacqua continua a sfuggire, in un gioco infinito di confutazioni. Le storie sovrappongono frammenti di realtà, che non coincidono, che non si incastrano, che realizzano soltanto sfumature e rifrazioni.
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