Piacere e il male. Sesso, droga e filosofia (Il)

Piacere e il male. Sesso, droga e filosofia (Il)

Di fronte alla banalizzazione della dipendenza dalle droghe, Giulia Sissa ha voluto riprendere il problema alla radice, tracciando - nel confronto tra due formule opposte: il piacere è negativo, il desiderio è insaziabile - una storia del godimento e del piacere tra filosofia, psicoanalisi e neurofarmacologia. Da Platone, Aristotele, Epicuro sino a Freud e Jacques Lacan il pensiero occidentale non ha cessato di interrogarsi sulla natura del piacere, in un discorso che investe il senso del tempo e della vita. Riprendere il filo di questa tradizione e ascoltare le testimonianze dei grandi scrittori della droga, da de Quincey a Burroughs, significa ritrovare le ragioni di un'adesione alla vita e alle cose che solo il riconoscimento del principio di realtà, come principio di piacere per adulti, può assicurare, restituendo una plausibilità filosofica anche alle formulazioni della moderna farmacologia, che del piacere tossico denuncia soprattutto la sproporzione.
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