Storie di primogeniti e figli unici

Le storie di Franceso Piccolo si muovono programmaticamente dentro il raggio cortissimo di infanzie, adolescenze e giovinezze campane inchiodate a un particolare senza apparente importanza.Piccolo si cale dentro queste scorie della vita comune e, tra un sorriso e una risata, rimescolando spazi e tempi con disinvolta abilità, mettendo insieme all'occorrenza ora un po' di ciò che ha vissuto di suo, ora fatti che ha sentito raccontare, ne estrae racconti col tono giusto del narratore che tiene molto allo spasso di chi legge.Ma anche, a tradimento, ti sorprende con la capacità di attribure al dettaglio di superficie una forza a gorgo che trascina a profondità inattese. Il metodo di questo giovane cantastorie, insomma, è partire dal naso per imparare a vedere il più lontano possibile.O, come nel bel racconto di intensa sessualità adolescenziale che ha per titolo "Quando il dito indica la luna", fissare il dito piuttosto che la luna, sapendo che c'è più luna nel dito che la indica che in qualsiasi cielo troppo alto e inattingibile.(Domenico Starnone)