Il velo impalpabile. Discorsi su «Il giardino cintato della verità» di Hakim Sanai

Il velo impalpabile. Discorsi su «Il giardino cintato della verità» di Hakim Sanai

"L'unica rivoluzione possibile è assumersi l'intera responsabilità: 'io sono la causa della mia sofferenza; Di conseguenza posso essere la causa della mia beatitudine'. Questa affermazione riassume in sé l'essenza della ricerca del Vero, del sufismo e dello Zen. La religione essenziale implica assumersi l'intera responsabilità di qualsiasi cosa si è. In quel caso, immediatamente affiora un'intuizione: 'Se io sono responsabile della mia sofferenza, allora la cosa è semplice: la posso abbandonare. E una mia scelta; ragion per cui posso non sceglierla più'. Un mistico Sufi visse restando sempre felice. Per settant'anni la gente lo aveva osservato, e non l'aveva mai visto triste. Per cui un giorno gli fu chiesto: 'Qual è il segreto della tua felicità?'. Rispose: 'Non esiste alcun segreto. Ogni mattina, quando mi sveglio, medito per cinque minuti e dico a me stesso: Ascolta, adesso hai due possibilità: puoi essere infelice, oppure puoi essere estatico. Scegli! e scelgo sempre di essere estatico.'"
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