Una vita

Una vita

Seguendo senza saperlo le orme dei giovani eroi di Balzac e di Stendhal, anche Alfonso Nitti lascia il borgo in cui è nato per fare fortuna in città dove seduce una giovane donna appartenente a un ceto assai superiore al suo. Ma Trieste non è Parigi e la società della Restaurazione non assomiglia affatto alla borghesia finanziaria degli ultimi decenni dell'Ottocento. Incline a mentire a se stesso, instabile, incapace di comprendere le ragioni dei propri atti, Alfonso Nitti non può addattarsi all''ambiente', è un organismo scartato dalle dure leggi dello struggle for life. E' in altre parole un 'inetto' (e appunto "Un inetto" doveva essere il titolo di questo romanzo), un personaggio sopravvissuto alla crisi di quell'ottimismo scientifico reperibile nelle narrazioni della scuola del naturalismo. Alla ferocia del capitalismo fin de siécle, il protagonista di "Una vita", votato allo scacco sin dalle prime battute del racconto, non ha quasi nulla da opporre.
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