Giorni dell'amore e della guerra (I)

Giorni dell'amore e della guerra (I)

Pakistan orientale, Dacca, delta del Gange, 1959. Rehana ha comprato due aquiloni, uno rosso e uno blu. E' l'ultimo regalo ai suoi due figli, i piccoli Sohail e Maya, prima che la lascino, forse per sempre. Andranno a vivere con lo zio a Lahore, a millecinquecento chilometri di distanza. Così ha deciso il giudice, ma lei non ha perso né speranza né voglia di combattere: è convinta che un giorno il vento soffierà così potente da riportarglieli. Il vento alla fine è arrivato. E' il 1971 e a casa di Rehana c'è una festa: si celebra l'anniversario del ritorno dei suoi figli. Sono grandi, ormai: Sohail ha diciannove anni e Maya diciassette. Ma dietro le rose in fiore del giardino di casa, il canto delle cicale è cessato: al suo posto, il clangore dei carri armati che invadono le strade. Il paese è in guerra. Il Bangladesh ha dichiarato la propria indipendenza ed è stato occupato dall'esercito pakistano. Si sta organizzando la resistenza e gruppi di guerriglieri si formano in tutto il paese. Rehana sta per perdere i suoi figli ancora una volta. Sohail si è unito al movimento di liberazione, e Maya sta per seguirlo. E mentre il sangue scorre sull'asfalto e sulla terra affamata, Rehana combatterà ancora una volta per la loro salvezza. Un debutto memorabile. Pubblicato in tutto il mondo, "I giorni dell'amore e della guerra" segna la nascita di una grande scrittrice, acclamata dalla più autorevole critica anglosassone, tra cui la rivista "Granta", come una delle migliori nuove voci della letteratura contemporanea. Un grande romanzo sulla lotta per la libertà, una commovente storia di passione e di rivoluzione, di speranza e di fede, di sofferenza e di eroismo inaspettato, che ci fa penetrare nella storia di un paese in guerra dove a vincere può essere solo l'amore.
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