Tre furori

Tre furori

Tre furori. Tre notturni. Tre possessioni. Jean Starobinski interroga, qui, tre figure e tre testi esemplari della follia. Aiace che stermina il bestiame, da una tragedia di Sofocle. L'indemoniato di Gerasa, dal Vangelo secondo San Marco. L'incubo, dipinto da Fussli. Tre situazioni estreme in cui gli individui subiscono sia nella violenza sia nell'impotenza la legge di un potere superiore: Atena, il demone Legione, l'incubo. Dopo l'eclisse demenziale, attraversati il furore e l'assenza, viene raggiunto un nuovo sapere, trovata una nuova parola, rinnovato lo sguardo. Aiace ritrova se stesso nel suicidio, e l'indemoniato liberato narra la propria liberazione, mentre l'opera di Fussli è la testimonianza di una coscienza affascinata dall'inquietante, ma non smarrita. Tre 'casi' magistralmente analizzati nelle loro relazioni interne da uno dei più prestigiosi critici contemporanei.
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