Il ministero del dolore

Il ministero del dolore

Al centro del "Ministero del dolore" e di tutte le opere di Dubravka Ugresic c'è l'esperienza dell'esilio e dello sradicamento. Protagonista del romanzo è Tanja Lucié, fuggita da Zagabria e dai massacri dell'ultimo conflitto balcanico per rifugiarsi ad Amsterdam, dove insegna serbo-croato. Anche i suoi studenti, che vanno in giro "con uno schiaffo invisibile sulla faccia", sono in fuga dall'inferno della guerra - come nell'ultimo secolo milioni di cittadini del mondo. Tanja è insieme vittima e osservatrice, condannata a fuggire dalla violenza, dal razzismo e da altre forme d'oppressione, compreso il controllo del linguaggio - il suo principale strumento. Ma a perdersi è anche il senso del tempo, mentre s'ingarbugliano affetti ed emozioni. Tanja cerca di mettere ordine nella propria vita, ma non è facile: soprattutto se alcuni dei suoi studenti lavorano in nero a confezionare abiti in pelle e plastica che verranno utilizzati da pornoclub sadomaso come quello battezzato "il ministero del dolore". Inseguendo le vicende di Tanja e dei suoi studenti, Dubravka Ugresic procede magistralmente per racconti e aneddoti, sogni e divagazioni. Perché sono ormai frammentati il linguaggio e l'identità, e ciascuno di noi cerca di ricostruire sé stesso attraverso una sorta di museo personale, un microcosmo fatto di immagini in cui riconoscersi, di nostalgie a cui aggrapparsi, di modi di dire e di ricordi - titoli di film e trasmissioni televisive, vecchie canzonette e ricette tipiche. Coraggioso e provocatorio, "Il ministero del dolore" cerca l'equilibrio tra il disincanto di fronte al cinismo dell'Occidente da un lato, e dall'altro l'amore disperato e impossibile per la propria terra. E trova la sua forza in una prosa leggera e commovente, in grado di passare in un lampo dall'assurdo al dolore della vita, dalla frecciata satirica alla toccante rivelazione della bellezza.
Prodotto fuori catalogo

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare