Il befano alla befana. L'epistolario con Luisa Baccara

Il befano alla befana. L'epistolario con Luisa Baccara

In quella prigione dorata che fu per lui il Vittoriale degli Italiani, Gabriele d'Annunzio scrisse la maggior parte delle 1780 lettere inviate a Luisa Baccara, la donna che gli fu a fianco dal 1919 al 1938, anno della sua morte. Sono lettere per molti versi sorprendenti, profondamente diverse da quelle da lui inviate a Barbara Leoni e alle altre numerose amanti. Alta, snella, i capelli nerissimi con una piccola ciocca d'argento, il "viso stretto", come scrive d'Annunzio, e occhi enigmatici, Luisella attira subito, in quella estate del 1919, il poeta eternamente in cerca di amori esaltanti ed esaltati: è un'artista, una pianista di grande sensibilità, e canta anche. Da questo epistolario, raccolto con maestria e autorevole competenza da Paola Sorge, emerge, accanto al poeta, la figura di Luisa Baccara, una donna forte e dignitosa, dolce e aggressiva, che per certi aspetti diventa la vittima di d'Annunzio: la protagonista di un vero e proprio dramma, ma forse anche la spia messa da Mussolini a controllare l'unico italiano in grado di oscurare la sua fama. Con un'Introduzione di Paola Sorge.
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