Efficacia del contratto e circolazione della ricchezza

La monografia propone un'interpretazione del principio del consenso traslativo che superi la mera ricognizione del contratto ad effetti reali. Tale semplificazione, legittimata dalla rubrica dell'art. 1376 c.c., offusca il più ampio contenuto assiologico del principio. La percezione parziale della portata dell'efficacia traslativa del contratto, limitata al solo effetto reale, determina, per un verso, la ricostruzione del complessivo sistema di trasferimento della ricchezza inter vivos in termini di regola ed eccezione; per altro verso, rende problematica e poco affidante l'individuazione della disciplina giuridica applicabile a schemi traslativi che la prassi è andata forgiando negli ultimi anni. Il principio non va, pertanto, risolto nella sola affermazione dell'efficacia reale del contratto, ma viene appunto inteso quale espressione della funzionalità di quest'ultimo come mezzo di circolazione della ricchezza. Il contratto (nel contempo titolo e modo di acquisto) è visto come uno dei possibili modi di risolvere il rapporto tra la naturale tendenza degli operatori pratici all'accordo per lo scambio di beni e la disciplina giuridica dell'acquisto dei diritti sui beni medesimi. Il trasferimento è nella piena disponibilità delle parti (salvo il profilo della sua opponibilità a terzi, di competenza dell'ordinamento), e può essere realizzato sia con il contratto ad effetti reali in senso stretto sia con la mediazione del rapporto obbligatorio, senza che si possa fondatamente configurare una deroga al principio consensualistico. La norma di cui all'art. 1376 c.c. disegna, infatti, secondo l'esegesi compiuta, un modello contrattuale finalizzato alla circolazione della ricchezza tendenzialmente aperto, quale espressione del detto principio, alla cui stregua "nei contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, la costituzione o il trasferimento di un diritto reale ovvero il trasferimento di altro diritto, la proprietà e il diritto si acquistano in conformità del consenso delle parti legittimamente manifestato".